RIVEDIAMO IL RUOLO DELLE FIERE E LA ROUTINE A CUI CI COSTRINGONO

Le fiere sono oggi in grande evoluzione, sono diventate eccellenti strumenti di comunicazione (soprattutto!), veicoli per la costruzione del brand, ma bisogna avere degli obiettivi ben chiari!

La pratica professionale mi conferma che il peggiore – ed il più diffuso – errore che si possa fare è proprio quello di pensare che l’opportunità consista semplicemente nel decidere se andare ad una fiera per il 5° anno consecutivo o meno, anziché concentrarsi su quello che ne potremo ricavare concretamente, sia dal punto di vista del business sia in termini di costruzione della marca.

Il problema si manifesta con la routine “da fiera”, sempre in agguato, specie se andiamo sempre alle stesse fiere, passiamo per gli stessi stand e usiamo – ad esempio – lo stesso materiale promozionale di cui abbiamo una scorta … infinita.

In sintesi, per avere successo nella partecipazione ad una fiera bisognerà innanzitutto evitare di avere … visitatori routinari ed annoiati alla porta del vostro stand (quelli che già non vi hanno escluso a priori dal loro giro, naturalmente, pensando che al vostro stand succedano sempre le stesse cose!).
Pensate che quando i visitatori attraversano la vostra area senza tornare per una seconda visita più attenta state praticamente buttando biglietti da 50 Euro dalla finestra.

E’ possibile – almeno tentare – di rompere la routine da fiera e migliorare il rendimento della partecipazione? Abbiamo raccolto degli spunti di riflessione (e anche qualche risposta…) che si possono scaricare qui .

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